LE GITE SCIALPINISTICHE DAL RIFUGIO

In questa sezione vi proponiamo alcune gite invernali partendo dal rifugio degli Invincibili.

Rocca Faoutet (1786M)

GITA DI SCIALPINISMO

Il più facile e breve itinerario, apprezzato anche dagli escursionisti in racchette. Malgrado la quota modesta, il panorama dalla vetta è molto interessante: Monviso, Val Pellice e pianura

  • Salita: Dal Rifugio seguire per 300m la strada, fino al primo tornante. Aggirata per pochi metri a sinistra la scarpata a monte della strada, salire gli aperti pendii di Pra La Coumba, tagliando per due volte la strada. Da un rudere con segnavia bianco-rosso, piegare verso sinistra per trovare i pendii più belli. A quota 1600m si raggiunge nuovamente la strada nei pressi di una baita ristrutturata. Su terreno più ripido, si punta ora in direzione di un boschetto di abeti rossi nei pressi della vetta, che si raggiunge normalmente sci ai piedi seguendo verso nord l’aerea cresta. A volte cornici sul versante Rouspart.
  • Partenza: dal Rifugio Invincibili 1356m.
  • Dislivello: 430m.
  • Difficoltà: sci ai piedi fino in vetta. Con neve dura, qualche dietro-front negli ultimi 60m.
  • Orario: ore 1.
  • Esposizione: ovest e sud-ovest.
  • Pericolo valanghe: gita quasi sempre priva di rischi.
  • Discesa: al Rifugio Invincibili per l’itinerario di salita.
  • Difficoltà della discesa: 1.3; 1.2 se si scende dall’anticima sud 1700m (medi sciatori).

Punta Vergia (2329M)

GITA DI SCIALPINISMO

Un bellissimo itinerario, ancora poco conosciuto da questo versante. I dolci pendii di Pra La Coumba e i magnifici pendii finali sono collegati da un tratto di percorso obbligato sulla pista del Caougis.

  • Salita: Dal Rifugio, seguire la strada per 300m fino al primo tornante. Aggirata per pochi metri a sinistra la scarpata a monte della strada, salire gli aperti pendii di Pra La Coumba, tagliando per due volte la strada: Da un rudere con segnavìa bianco-rosso, piegare verso sinistra per trovare i pendii più belli. A quota 1600m si raggiunge nuovamente la strada nei pressi di una baita ristrutturata. Su terreno più ripido, puntando verso la Rocca Faoutet, si ritrova la strada a quota 1720m, che si segue fedelmente attraversando ripidi pendii fino al dosso 1957m, sotto l’Alpe Caougis. Passati a sinistra dell’alpeggio, si risalgono i bellissimi e sostenuti pendii avvicinandosi progressivamente alla cresta sud della Vergia. Dal dosso 2261m, spostarsi a sinistra per raggiungere il crestone nord-ovest nei pressi della vetta.
  • Partenza: dal Rifugio Invincibili 1356m.
  • Dislivello: 973m.
  • Difficoltà: di solito sci ai piedi fino in vetta. A volte possono essere utili i ramponi nel traverso tra le quote 1800 e 1950m, se il tracciato della strada è stato cancellato da valanghe.
  • Orario: ore 2.50.
  • Esposizione: ovest sud-ovest.
  • Pericolo valanghe: il tratto di strada tra 1800 e 1950m, è esposto a valanghe spontanee che si possono staccare dal ripido pendio soprastante. Prestare attenzione anche ad eventuali placche ventate appena prima della quota 1957m; se la strada risultasse completamente cancellata, conviene salire direttamente nel canalone che precede il traverso (35° per 100m di dislivello), raggiungendo poi verso sinistra i pendii più dolci sopra l’Alpe Caougis . Grazie all’esposizione favorevole (sud-ovest) ed alla quota non elevata, il pendio è rapidamente in buone condizioni.
  • Discesa: al Rifugio Invincibili per l’itinerario di salita.
  • Difficoltà della discesa: 2.2 (buoni sciatori) se la strada è percorribile. 3.1 (ottimi sciatori) per la variante diretta.

Altre possibilità di discesa

3A) Sul Rifugio Invincibili per il Coumbal dar Meifre

Discesa di soddisfazione per un itinerario diretto nel couloir che si origina ad est dell’alpeggio del Caougis e piomba sui pascoli di Pra La Coumba. Indispensabile scegliere il momento giusto.

Dalla vetta della Vergia scendere verso l’Alpe Caougis. Non raggiugere l’alpeggio, ma, tenendosi alti sulla sinistra, imboccare il canale intorno ai 2050m. Dopo i primi 100m si attraversa la strada e si continua nel couloir, ora un pò meno ripido. Il coumbal volge leggermente a sinistra, aumentando l’inclinazione di qualche grado. Poco più giù, un caratteristico speroncino roccioso forma una piccola goulotte di ghiaccio che, se non è coperta di neve, si può evitare facilmente sulla sinistra su un bel pendio. Dopo una cinquantina di metri ci si ricongiunge al couloir che si scende passando tra grandi blocchi rocciosi fino a quota 1600m, dove è possibile uscire sulla sinistra seguendo il sentiero che tocca il rudere dei Meifre e porta sui dolci pendii di Pra La Coumba. Per questi si raggiunge il Rifugio Invincibili.

  • Dislivello: 973m, di cui 450m in couloir.
  • Difficoltà: 3.3 (ottimi sciatori). In media 35° per 450m.
  • Esposizione: sud il couloir (da 2050m a 1600m); il resto ovest sud-ovest.
  • Pericolo valanghe: soggetto a valanghe naturali, ma rapidamente in condizioni. Verificare in salita la sua percorribilità: deve essere ben riempito di valanghe, possibilmente di neve asciutta.

3B) Sul Rifugio Invincibili per il Gouriounas.

Discesa molto interessante e inedita, su pendii sostenuti, dove è importante saper scegliere il momento giusto.

Dalla vetta scendere all’Alpe Caougis, seguendo grosso modo l’itinerario precedente. Di qua, invece di fare il traverso su strada, scendere l’invitante pendio abbastanza ripido (30°) puntando in direzione della Gran Guglia. Scendere nel canalone sud, tenendosi sulla sponda sinistra orografica ai piedi della parete del Bec 1673m. Uscire dal canalone con una diagonale verso sinistra, passando un colletto tra due torrioni. Scendere il pendio rivolto a sud fino al sentiero a quota 1400m, che si segue verso sinistra attraversando due canaloni e poi una bella faggeta. In leggera salita si giunge al tornante sopra il rifugio.

  • Dislivello: 1000m. Qualche breve risalita nella parte finale per ritornare al rifugio.
  • Difficoltà: 3.1 (ottimi sciatori). Inclinazione media sui 30-35° per 900m
  • Esposizione: ovest e sud-ovest; un breve tratto a sud, tra 1500 e 1400m
  • Pericolo valanghe: il tratto più esposto a valanghe, soprattutto naturali, è tra quota 1700 e 1500m esposto a sud-ovest.

3C) Su Pra del Torno (Angrogna) 1015m

Classica e frequentata discesa, spesso in neve polverosa e quasi sempre effettuabile.

Dall’ometto di vetta scendere un pò sulla sinistra il crestone che porta al Colle dei Founs 2249m. Piegando ora decisamente a sinistra, si raggiunge il pianoro a quota 2150m e si continua la discesa tenendo la sinistra orografica dell’ampio vallone che scende ad est dell’Alpe Selle. Senza raggiungere l’alpeggio, intercettare la strada agro-pastorale, di cui , in base all’innevamento, si possono tagliare i tornanti fino alla fontana Stavanì e poi sopra il villaggio di Ceresarea. Più giù, si è obbligati a seguire la strada (sempre in discesa) che porta al Ponte di Barmafreida di Pra del Torno a 1015m.

  • Dislivello: 1320m. Un breve tratto di strada è in leggera salita
  • Difficoltà: 2.1 (buoni sciatori)
  • Esposizione: nord
  • Pericolo valanghe: itinerario relativamente sicuro. Sono possibili grandi valanghe naturali, ma solo dopo nevicate particolarmente abbondanti.
  • Variante: se la neve è insufficiente per scendere ai 1000m di Pra del Torno, o se si vuole evitare la parte bassa su strada, è possibile poco a monte dell’Alpe Selle, ritornare al Rif. Invincibili risalendo per poco meno di 400m al Colle Chiot del Caval 2234m e scendere con un lungo traverso all’Alpe Caougis 2014m.