COME RAGGIUNGERCI
Accesso con mezzi pubblici
In treno da Torino Porta Susa fino a Pinerolo, poi solo con autobus fino a Villar Pellice centro o Frazione Subiasco.
Accesso con la propria auto
Dalla tangenziale sud di Torino prendere l'autostrada per Pinerolo, e al suo termine la s.p. 161 della Val Pellice.
Superata Torre Pellice si giunge a Villar e si prosegue per Bobbio. Al ponte sul torrente Subiasc che precede l'abitato, imboccare la stradina asfaltata, a dx, che con qualche tornante, dopo circa 3 km, giunge a Bessè. Lasciata la borgata sulla destra si prosegue fin quasi al termine dell'asfalto dove si può parcheggiare in due piccole piazzole.
Per chi proviene dalla Liguria
Autostrada A6 Savona-Torino fino a Fossano, proseguire in direzione Savigliano, Saluzzo (circonvallazione), Cavour, Val Pellice
Dalla provincia di Imperia
Colle di Tenda, Cuneo, Saluzzo (circonvallazione), Cavour, Val Pellice.
Accesso a piedi dalla provinciale SP161
Descrizione
Il sentiero parte direttamente dalla strada che collega Villar a Bobbio Pellice, nei pressi della lapide che ricorda i tragici eventi dell’alluvione del maggio 2008, proprio di fronte alla segheria Palais di Rambaud. Imboccate una stradina in salita, come indicato dal cartello, che dopo poche decine di metri finisce; ora salite per un sentiero sul terrapieno costruito per contenere le piene del Rio Cassarot, che in condizioni normali non è che un ruscello. Poco oltre, attraversata la strada sterrata che conduce a destra alla borgata Garin, seguite il sentiero che si apre il varco tra i rovi, evitando accuratamente di pestare l’erba del signor Attilio, e, in corrispondenza di un rudere, prendete la mulattiera a sinistra, che sale in diagonale nel bosco di castagni.
Tra muretti a secco, il nostro sentiero lastricato continua a salire, lasciando sulla destra le case dei Catalan, volgendo poi a destra a monte dell’abitato. Dopo alcuni tornanti tra i castagni, giunti ad un quadrivio, proseguite per la pista di fronte a voi (indicazioni su pietra); al secondo tornante, andate a sinistra e in breve passerete a valle delle case della borgata Maoussa,944m dove sorge una struttura agrituristica, l’Agriturismo Mausset. La pista, come una circonvallazione, aggira la borgata a sinistra, per ritornare a destra all’altezza delle ultime case. Tralasciato il sentiero pianeggiante a sinistra che conduce al Bessè, passate accanto alla fontana e continuate ancora brevemente per la strada, vedrete poi scritto su una pietra l’indicazione per il rifugio: prendete a sinistra e salite un tratto di pista più ripido, che vi porterà su una pista in minor pendenza. Seguitela per quattro tornanti, finchè finisce; prendete quindi la mulattiera che sale ripida a sinistra (indicazioni su pietre).
Passerete accanto ai casolari de La Vista e, più su, taglierete una pista forestale; tra le querce, le betulle ed i noccioli, s’intravvede già, in posizione dominante, il Rifugio degli Invincibili. La mulattiera attraversa poi la Gran Coumba, il cui ruscello è facilmente guadabile, e quindi, descrivendo due tornanti in un bel bosco di faggi, sbuca sulla pista forestale che dal Bessè porta agli Invincibili. Non vi resta altro che seguirla in salita per giungere in breve al rifugio
Note tecniche:
- Partenza: Segheria Palais di Rambaud sulla SP161, a quota 670m
- Arrivo: Rifugio degli Invincibili 1356m
- Dislivello: 686m
- Difficoltà: E (escursionistico); segnavia bianco-rosso
- Esposizione: sud, sud-ovest
- Orario: h.1.40
- Periodo consigliato: tutto l’anno; percorribile anche in racchette da neve
Accesso a piedi dalla frazione Bessè
È la via d’accesso più breve e più comoda: si tratta di una piacevole e facile passeggiata su strada sterrata vietata al transito di autoveicoli.
I boschi di latifoglie, dapprima castagni e querce poi faggi e betulle, ci regalano un’ombra rinfrescante d’estate, lasciando invece passare i caldi raggi solari nei mesi invernali. Si può percorrere in mountain bike (ciclabilità 100% anche in salita) e, nei periodi nevosi, è ideale in racchette da neve o con gli sci da scialpinismo, anche in considerazione del fatto che il percorso non presenta alcun rischio di valanghe e che la pista è normalmente battuta.
Descrizione
Dai due piccoli parcheggi posti ai lati della strada asfaltata, poco oltre la bacheca del Centro Culturale Valdese, tralasciata a sinistra la mulattiera per Barma d’Aout, proseguire per la pista agro-silvo-pastorale dell’Alpe Caougis, asfaltata ancora per un centinaio di metri. La si segue, senza possibilità di errore fino al rifugio, toccando le case abbandonate degli Alì 1148m, del Bars 1210m e quelle ristrutturate del Cargiau 1260m.
Note tecniche
- punto di partenza: parcheggio a quota 1040m, poco oltre la fraz. Bessè. UTM 32 T 035 1951 – 4964375
- punto di arrivo: Rifugio degli Invincibili, 1356m
- dislivello: 316m
- lunghezza: km 2,700
- difficoltà: T (turistico)
- orario: h 0.50
- segnavia: bianco e rosso
- periodo consigliato: tutto l’anno
Accesso a piedi da Villar Pellice
È un bellissimo itinerario che tocca molte borgate dell’indritto di Villar, alcune abitate, altre abbandonate, tra boschi di castagni, querce, faggi e betulle. Soluzione ideale per chi giunge a Villar Pellice con i mezzi pubblici o semplicemente per chi ritiene l’accesso dal Bessè troppo breve.
Descrizione
Dalla piazzetta del municipio di Villar Pellice 670m, imboccare il viale della Rimembranza che porta al in pochi minuti al cimitero 685m, dove termina la strada asfaltata. Costeggiare sulla sinistra le mura del cimitero (pannello) e poi prendere sulla destra la mulattiera che sale ripida nel bosco di castagni e si affaccia sul vallone del Rouspart.
La mulattiera volge poi a sinistra raggiungendo quota a quota 840m una zona franosa, oggetto recentemente di interventi di consolidamento.
Dopo un breve tratto su stradina sterrata, si riprende la mulattiera ai casolari abbandonati dei Counh 870m, che, con alcune svolte, raggiunge il tornante della strada asfaltata (945m) che in breve conduce alle borgate Cuccuruc (956m, fontana) e Coumba (995m, fontana).
Tralasciare ora sulla dx la mulattiera che sale alla borgata Pertuzèl (segnavia con logo del Capriolo), continuando invece sulla strada pianeggiante non più asfaltata che, superato il Serre, porta alla frazione Boudeina 1005m.
Dalla fontana al centro del villaggio, svoltare a dx sulla strada asfaltata che sale a Pertuzèl e che, dopo un centinaio di metri, diventa sterrata. Un’ottantina di metri dopo il primo tornante si imbocca a sx a quota 1071m la mulattiera che con un bel percorso mezza costa leggermente in salita, attraversa dapprima un canalone poi, per un bel bosco di querce, raggiunge la pista forestale che sale dalla Maoussa (1128m).
Il nostro sentiero invece sale più ripido a dx toccando alcune case abbandonate da cui si gode un bel panorama sull’alta Val Pellice (1140m). Continuando a salire, poco dopo, si raggiungono le case abbandonate de La Vista 1170m, dalle quali incomincia ad essere visibile il nostro rifugio. La mulattiera sale ora fra grandi arbusti di nocciolo , fino ad attraversare la Gran Coumba a 1238m.
Salendo poi tra grandi faggi, tralasciato a sx il sentiero che scende al Bars (1277m) si giunge sulla pista che sale dal Bessè (1311m) e che, dopo due tornanti, porta al rifugio.
Note tecniche
- punto di partenza: municipio di Villar Pellice 670m UTM 32T0354376 – 4963329
- punto di arrivo: Rifugio degli Invincibili 1356m
- dislivello: 686m
- lunghezza: km 4,00
- difficoltà: E (escursionistico)
- orario: h.2.00
- segnavia: bianco-rosso (logo Capriolo fino alla borgata Coumba)
- periodo consigliato: tutto l’anno ad eccezione dei giorni immediatamente successivi a grandi nevicate.
Accesso a piedi da Bobbio Pellice
Dal centro del paese (piazza del Municipio), dirigersi lungo la strada provinciale (via Maestra) in direzione Pinerolo, appena passato il ponte sul torrente Subiasco svoltare a sx e attraversare la borgata Subiasco su una stradina asfaltata seguendo le indicazioni “Invincibili” e “Bessè”. (a volte è possibile parcheggiare l’auto su uno spiazzo un po’ prima del ponte).
Dopo le case della Gorgia, e poco oltre la curva a gomito sull’asfalto, prendere sulla sx (cartello) un ripido sentiero tra boschi di castagno. Raggiungere e seguire per breve tratto a sx una pista forestale pianeggiante. Dopo aver attraversato un vallone si imbocca il sentiero che sale ripido sulla dx; passare ai piedi di una parete sbucando quindi su una radura. Dal casolare abbandonato a monte tralasciare la stradina sulla dx che in breve porterebbe a Bessè, per continuare invece a sx della casa sul sentiero che raggiunge la mulattiera di Barma d’Aout (segnavia 128). Seguirla a sx, passando accanto al bel casolare della Laouzetta.
La bella mulattiera lastricata raggiunge con una breve salita il dosso quotato 1070m, da cui la vista spazia su tutto il Vallone degli Invincibili. Proseguire ancora per qualche decina di metri in piano, quindi prendere a dx il sentiero che sale nel bosco (cartello su castagno), traversando antichi terrazzamenti. Raggiunto il sentiero che sale dal parcheggio del Bessé, dopo un tratto più ripido, ci si congiunge ad una pista forestale pianeggiante. Seguirla verso dx per poco più di un centinaio di metri, prendere quindi il sentiero che sale a sx e che, superato un costone, prosegue in diagonale in un bosco di faggi e betulle. Lasciare sulla sx il sentiero principale seguendo a dx il sentiero più ripido (segni bianco-rossi) che attravera un magnifico bosco di faggi fino a incrociare la pista del Caougis un po’ sotto il casolare del Cargiaou 1250m. Si possono ancora tagliare due tornanti e poi lungo la strada su giunge al Rifugio degli Invincibili.
Note tecniche
- punto di partenza: municipio di Bobbio Pellice 744m
- punto di arrivo: Rifugio degli Invincibili 1356m
- dislivello: 620m in salita
- difficoltà: E (escursionistico), segnavia bianco-rosso
- esposizione: ovest-sud-ovest
- orario: h.2.00
- periodo consigliato: tutto l’anno ad eccezione dei giorni immediatamente successivi a grandi nevicate
In inverno: accesso a piedi dalla frazione Bessè
Dalla frazione Bessè per la pista forestale. Sicuramente l’itinerario più facile e veloce, adatto anche agli escursionisti in racchette. Si segue senza possibilità di errore la strada innevata che conduce al Rifugio.
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- Partenza: dal parcheggio nei pressi della frazione Bessè 1030m
- Dislivello: 326m per km 2,700
- Difficoltà: 1.1 per medi sciatori
- Orario: ore 0.50
- Esposizione: sud e sud-ovest
- Pericolo valanghe: nessuno
In inverno: accesso dalla faggeta del Cargiaou
Si sale direttamente il pendio sopra il parcheggio, tagliando così il primo tornante della pista forestale. Su questa,andando a destra, si supera un valloncello e poco dopo si risalgono i bei prati a sinistra, passando a destra di un casolare. Appena sopra si raggiunge una pista forestale secondaria che si segue verso sinistra con percorso pianeggiante.
Nei pressi di un rudere la si lascia per seguire la mulattiera poco più in alto che valica a sinistra il costone che delimita la faggeta e che poi si risale interamente fino al casolare ristrutturato del Cargiaou 1250m.
Tagliati i due tornanti, si segue la pista forestale dell’itinerario 1.
- Partenza: dal parcheggio nei pressi della frazione Bessè 1030m
- Dislivello: 326m
- Difficoltà: 2.1 per buoni sciatori
- Orario: ore 0.50
- Esposizione: ovest e sud-ovest
- Pericolo valanghe: nessuno
In inverno: accesso dalla frazione Pertuzèl
Dalle case di Pertuzèl seguire la pista forestale, pianeggiante fin quasi al primo tornante, oppure tagliare seguendo la mulattiera che parte dalla casa a sinistra della strada (poco sciabile in discesa).
Seguire senza problemi la pista forestale fino al bivio nei pressi del rudere del Passet 1508. Prendere quindi la strada a sinistra, che in discesa, attraversa i bei pascoli a valle di Pra La Coumba e raggiunge il Rifugio dopo poco più di 1km. In questo tratto conviene scendere direttamente tagliando i primi due tornanti.
- Partenza: da Pertuzèl 1178m, frazione dell’Indritto di Villar Pellice.
- Dislivello: 330m in salita; 152m in discesa. Tenerne conto per il ritorno!
- Difficoltà: 1.1 per medi sciatori
- Orario: ore 1.20
- Esposizione: il primo tratto a nord-est, poi sud-ovest
- Pericolo valanghe: nessuno
Da Bobbio Pellice al rifugio per il Vallone degli Invincibili
È sicuramente la via d’accesso più interessante, ma anche la più impegnativa: permette di scoprire gli angoli più selvaggi del Vallone degli Invincibili, le sue guglie rocciose, i suoi valloni incassati, i suoi boschi. Il sentiero, ottimamente segnalato, richiede in alcuni tratti attenzione, soprattutto in caso di pioggia.
Dal centro di Bobbio Pellice (piazza del municipio), dirigersi lungo la strada provinciale (via Maestra) in direzione Pinerolo, appena passato il ponte sul torrente Subiasco svoltare a sx e attraversare la borgata Subiasco su una stradina asfaltata seguendo le indicazioni “Invincibili” e “Bessè”. (a volte è possibile parcheggiare l’auto su uno spiazzo un pò prima del ponte).
Dopo le case della Gorgia, e poco oltre la curva a gomito sull’asfalto, prendere sulla sx (cartello) un ripido sentiero tra boschi di castagno. Raggiungere e seguire per breve tratto a sx una pista forestale pianeggiante. Dopo aver attraversato un vallone si imbocca il sentiero che sale ripido sulla dx; passare ai piedi di una parete sbucando quindi su una radura. Dal casolare abbandonato a monte tralasciare la stradina sulla dx che in breve porterebbe a Bessè, per continuare invece a sx della casa sul sentiero che raggiunge la mulattiera di Barma d’Aout (segnavia 128). Seguirla verso sx, passando accanto alla bella baita della Laouzetta 1040m. (NB: andando invece a dx si raggiunge in breve il parcheggio a monte della borgata Bessé, punto di partenza degli itinerari d’accesso più facili).
La mulattiera, superato un bel poggio panoramico (1070m) da cui si vede tutto il Vallone, prosegue pianeggiante, attraversando un “coumbal” (così vengono chiamati in occitano i canaloni); questo passaggio è stato recentemente messo in sicurezza. Dopo un tratto in salita, e dopo aver attraversato un secondo canalone, il sentiero supera con frequenti tornanti il ripido pendìo ai piedi del torrione roccioso della Rubinella (molte vie di arrampicata aperte negli anni ’90). Costeggiandone la parete occidentale, si nota un curioso dente roccioso con una piccola croce. Poco dopo, a quota 1335m, un ometto di pietra e una scritta sulla roccia indicano il bivio per il Rifugio degli Invincibili. Si prende dunque a dx, lasciando il sentiero principale che sale a Barma d’Aout. Il sentiero, in alcuni tratti ridotto a poco più di una traccia, è molto ben segnato con frequenti segnavia bianco-rossi. Inizia con la salita ad un primo colletto a quota 1415m, posto sul crestone roccioso che dalla Gran Guglia scende alla Rubinella. Continua poi scendendo brevemente ad attraversare il Coumbal della Gran Guglia. Risalita la sponda opposta, assume poi le caratteristiche di sentiero-balcone, sfruttando intelligentemente cenge tra pareti rocciose. Si passa quindi ai piedi di un torrione dalla forma particolare, Lou Dé p’chit (il Mignolo) e il Poli (il Pollice) su cui sono stati attrezzati recentemente molti itinerari di arrampicata di uno o più tiri. Si prosegue sul sentiero orizzontale, tralasciando sulla sx i bolli bianco e rossi che portano agli attacchi delle vie, e poco dopo si attraversa un altro coumbal (corda fissa in loco). Dopo un breve tratto di bosco, si attraversa un ultimo canalone: la corda fissa è utile d’inverno in presenza di ghiaccio. Con percorso orizzontale, si cammina ora in una magnifica faggeta e poi, superato il colletto Chaputi, sui pascoli della Bèssa d’lai. Superati i casolari ormai in rovina, tralasciare la mulattiera che scende a dx, prendendo a sx la pista forestale in disuso in leggera salita che porta in breve al tornante della pista di Pra La Coumba. Seguirla in discesa per raggiungere dopo 5 minuti il Rifugio degli Invincibili.
Note tecniche
- Punto di partenza: Bobbio Pellice, Piazza Caduti per la Libertà 744m
- Punto di arrivo: Rifugio degli Invincibili 1356m
- Dislivello: 700m in salita; 90m in discesa
- Difficoltà: E (escursionismo) con un tratto EE (escursionisti esperti)
- Esposizione: in prevalenza ovest e sud-ovest, ma con brevi tratti a nord-ovest
- Orario: 3 ore
- Periodo consigliato: da maggio a novembre. Sconsigliato con neve.
- Variante: per abbreviare il percorso è possibile salire in auto al parcheggio a monte della borgata Bessè e raggiungere l’itinerario alla Laouzetta in pochi minuti di marcia. In questo modo il islivello in salita si riduce a 400 metri e l’orario a 2 ore.