Escursione nel Vallone degli Invincibili
è arrivato l’autunno, finalmente anch’io, posato il grembiule, almeno fino alla prossima domenica, posso regalarmi una bella escursione. Dove andrò? Facile! Nel Vallone degli Invincibili. Sembra banale, potrei prendere la mia auto e perlomeno cambiare vallata, ma no, preferisco ripercorrere ancora una volta i sentieri che attraversano questo magico mondo che è il “nostro” vallone.
Così di buon ora prendo zaino e bastoncini e via, dal basso, inizio a risalire la ripida traccia che si inerpica nel bel bosco di castagni e conduce rapidamente oltre la borgata Bessè. Da qui ci si porta sul sentiero del Vallone e, come ogni volta, mi pare di essere catapultata indietro nel tempo. Il cammino è intagliato nella roccia, attraversa canaloni, è rubato alle guglie dove un tempo gli Invincibili trovarono rifugio (ma questa è un’altra storia), percorre strette cenge che permettono di attraversare ripidissimi versanti boschivi, passa sotto o attraverso piccole “barme” e …..sbuca incredibilmente e dolcemente alla “Barma” per eccellenza: Barma d’Aout. Luogo storico, oggi alpeggio ri-abitato e ristrutturato dalla maestria del mio amico Ivano (e anche questa sarà un’altra storia!). Da qui finalmente cammino nella luce del sole, il freddo alle spalle, il verde dei pascoli sopra di me, insieme al cielo azzurrissimo sono presagio di tepore e meraviglia.
Oltrepassata la bella baita, il cammino prosegue ora tra i pascoli: la traccia, ottimamente segnata in bianco e rosso, è sempre esigua, come tutti i nostri sentieri, dovrete proprio farci l’abitudine! In breve si arriva così all’alpeggio del Subiasc, il vallone che è infine aperto, e appare un po’ meno selvaggio, in questi giorni, con la meravigliosa luce che solo alcune mattine di inizio autunno sanno regalare, mi appare nel suo splendore ogni volta che mi giro indietro a sbirciare il “mio” Monviso che sorveglia tutta la mia escursione.
Purtroppo arriva fin troppo in fretta il momento di scendere. Mi riprometto che allla prossima occasione, invece, proseguirò fino in cima alla Vergia, o forse al Costigliole, per poi scendere sul Caougis e chiudere così l’anello dei sentieri degli Invincibili……ma anche questa sarà ….un’altra storia!!